lunedì 14 ottobre 2013


 Mi son ritrovata con 3 bianchi d'uovo avanzati e due pere cotogne da usare..ecco qui sotto il risultato; è una torta non dietetica, ma è buona!




Ricetta torta cioccolato e pere senza glutine

dosi spannometriche:
120gr farina di mais fioretto
180gr fecola di patate
120gr di zucchero metà al velo e metà integrale di canna ("dulcita" altromercato)
1 uovo intero
3 bianchi d'uovo montati a neve
100gr di burro
100gr di cioccolato fondente puro (60% cacao altromercato)
2 pere fatte a pezzetti e cotte in acqua e zucchero con poco cognac
1 pizzico di bicarbonato
1 pizzico di sale

procedimento:
mescolare uovo e zucchero, aggiungere il cioccolato ed il burro sciolti a bagnomaria aggiungere le farine mescolate con il pizzico di sale e quello di bicarbonato esolo alla fine i bianchi montati a neve, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli; aggiungere i pezzetti di pere cotte.

Versare in una tortiera precedentemente imburrata ed infarinata e porre in forno pre-riscaldato ventilato a 180°C per circa mezz'ora. Fare la consueta prova stecchino per verificare la cottura (deve uscire asciutto).

note: volendo si può aumentare le dosi di cioccolato fondente oppure aggiungere delle scaglie di cioccolato, si possono sostituire le pere con le mele, si può aggiungere della frutta secca..insomma spazio alla fantasia!

giovedì 10 ottobre 2013


 FUNGHI: BUONI SOLO PER IL RISOTTO?


Nel momento in cui scrivo, tutto questo sarà superato! Attualmente c’è molto interesse nei confronti dei funghi, moltissime sono le ricerche per le applicazioni anche mediche.
Dal punto di vista botanico parlare di funghi è estremamente complesso, fanno parte di un regno a sè che include anche muffe, licheni, lieviti. Quello comunemente considerato fungo è diciamo il frutto, il vero fungo sta sotto e si chiama micelio. Le colonie di micelio sono estremamente resistenti. Non c’è limite di dimensione o sopravvivenza. Nel Michigan (USA) è stato scoperto un Micelio di Armillaria Bulbosa , datato 1500 anni e che si estende per 150 m quadrati. Il più vecchio e grande micelio è stato identificato in Oregon (USA) e datato 2200 anni per una superficie di 9700 km quadrati.

Sono circa 14.000 specie di macro funghi conosciute, e si ipotizza che questa cifra sia pari al 10% dei funghi esistenti in natura. Si presume che quelle che abbiano un potenziale farmacologico siano pari al 5%, si parla di circa 7000 specie sconosciute che potrebbero teoricamente essere benefiche all’uomo.

 
Attualmente sono state studiate circa 270 specie di funghi con proprietà farmacologiche, tutte considerate non tossiche e ben tollerate.

  Qualche curiosità…

I più antichi reperti raffiguranti funghi si trovano nel Deserto del Sahara, risalgono a 7000-9000 anni fa.
Nel 1991 a 3210 m di altitudine sulle Alpi Tirolesi, venne ritrovata la mummia di un uomo soprannominato Otzi, the Iceman. La mummia in perfetto stato di conservazione aveva con sé vestiti e accessori. Sul suo corpo furono rinvenuti dei segni di stimolazione nei punti di agopuntura che normalmente sono utilizzati per il trattamento dell’artrite. La sua “cassetta medicinale” conteneva due pezzi di fungo essiccato, delle dimensioni di una noce, identificato come Piptoporus betulinus, noto per le sue attività vermifughe e antibiotiche. Dall’analisi del contenuto intestinale di Otzi, è risultata la presenza di uova di una parassita la Trichiuris trichiura. E’ assai probabile che l’uomo utilizzasse i funghi proprio per l’eliminazione di tale parassita.
Un esploratore svedese, nel 1700 riporta l’utilizzo dell’Amanita da parte del ceto ricco di una tribù siberiana. L’esperienza era ritenuta così importante che i poveri attendevano fuori dal luogo in cui veniva utilizzata l’Amanita e raccoglievano l’urina degli utilizzatori per avere un’esperienza allucinogena. E ‘probabile che l’uso sia dell’Amanita, che di bere l’urina di chi l’avesse assunta, derivasse dall’osservazione delle renne che erano ghiotte di questo fungo. La tribù dei Sami ha la tradizione di dar mangiare alle renne il fungo e di berne l’urina, in questo modo gli effetti più tossici del fungo vengono metabolizzati dalla renna, lasciando gli effetti psicotropici e allucinogeni inalterati. Durante le visioni, i Sami potevano vedere gli “uomini –amanita”, figure antropomorfe, che li conducevano nel viaggio ultraterreno. I Sami pensavano anche che le renne volassero e guardassero il mondo dallo spazio…
Babbo Natale e i funghi allucinogeni…
Alcune caratteristiche iconografiche di babbo Natale sembrano derivare dal consumo dell’amanite. Essa venne portata da esploratori vittoriani che riferirono in patria le storie delle renne volanti, storia che poi fece il giro d’Europa, prima ancora dell’avvento di babbo Natale come lo conosciamo noi oggi. Gli sciamani siberiani vivono in costruzioni simili a tende. Nel periodo della raccolta dei funghi lo sciamano si veste di rosso e bianco con stivali neri, entra nella sua tenda dal camino… se non bastasse una volta dentro porta con se il fungo di cui fa dono agli altri partecipanti.


Un fungo che sta diventando celebre:

Ganoderma Lucidum

In Giappone e anche qui da noi è conosciuto col nome di Rheishi In Cina conosciuto col nome Ling Zhi, è composto di tre caratteri ideogrammi che significano: il primo sciamano, il secondo che prega e per il terzo la pioggia. In alcuni erbari viene anche chiamato “Erba degli Dei” o “il fungo dei 10.00 anni” o anche “Erba dalla potenza spirituale”. In Giappone è chiamato Rheishi, cioè “visione spirituale”. In entrambi i paesi è considerato una panacea ed è chiamato anche il fungo dell'immortalità. 

 

Il Ganoderma contiene:
  • Vitamine: Vitamina A, Vitamina D, Vitamina E, Vitamina K, acidi grassi essenziali, Vitamine del gruppo B, in particolare folina, Vitamina C.
  • Sali minerali: sodio, cloruro, fosforo, potassio, magnesio, calcio,ferro, iodio, fluoro, zinco, rame, cromo, selenio,manganese, molibdeno.
  • Amminoacidi, fra cui tutti gli essenziali.
  • Polisaccaridi: ne sono stati isolati più di 100 tipi, fra cui gli importantissimi beta-glucani.
  • Steroli precursori ormonali. Sostanze con attività antistaminica.
  • Enzimi.
  • Tripteni che caratterizzano il fungo con il suo sapore amaro. Si è dimostrata la capacita di riduzione della cinque alfa riduttasi, citotossica e antiangiogenica.
  • Germanio, minerale raro e prezioso, che dagli anni settanta viene studiato come terapia di sostegno per i malati di cancro. Il germanio stabilizza il sistema immunitario migliora l’ossigenazione cellulare, aiuta l’eliminazione di metalli pesanti. Nel fungo si trova in giusta concentrazione e sinergia, evitando così sovradosaggi che potrebbero danneggiare i reni.





    Particolarmente indicato per il rinforzo del sistema immunitario anche per lunghi periodi perchè la presenza di polisaccaridi aumenta l’attività dei globuli bianchi, rendendo questo fungo particolarmente indicato in tutte le patologie a carico del sistema immunitario, infiammazioni incluse.
    Si è dimostrato utile nella diminuzione della pressione arteriosa. Ai pazienti ipertesi, la supplementazione di Reishi ha portato a una significativa riduzione della pressione arteriosa nel giro di due settimane.
    Un effetto indiretto di protezione del sistema cardiovascolare è il controllo dei trigliceridi.
    A livello periferico aumenta la sensibilità all’insulina e al miglior utilizzo da parte dei tessuti.
    Per queste ragioni il Ganoderma, potrebbe risultare estremamente interessante per la sindrome metabolica. In Italia secondo uno studio nella provincia di Merano il 19% dei non diabetici di età superiore ai 45 anni potrebbe soffrire della sindrome metabolica. Le persone in sovrappeso potrebbero trarne giovamento. Il termine sindrome metabolica appare negli anni cinquanta, ma è divenuto comune dagli anni settanta. Si tratta di una situazione clinica dove vi sono contemporaneamente più fattori. 
    Nel 2005 l’Internetional Diabetes Federation ha proposto come metodo per la diagnosi la presenza nello stesso paziente di tre dei seguenti disordini:

  • Glicemia a digiuno: oltre 100mg/dl stadio IFG
  • Ipertensione arteriosa: oltre i 130/85 mm Hg o terapia ipotensivante.
  • Ipertrigliceridemia: oltre 150mg/di
  • Ridotto colesterolo HDL: 40mg/dl nei maschi, 50mg/dl nelle femmine o terapia ipolipemizzante
Associati a:
  • Circonferenza vita oltre i 94 cm per gli uomini, 80 cm nelle donne.
  • Età superiore ai 45 anni per gli uomini e 50 per le donne.
E' stato riconosciuto efficace l’utilizzo del fungo come prevenzione, ma anche in fase di cura, proprio per le sue azioni sul sistema cardiocircolatorio.
Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che può contrastare la tossicità indotta da sostanze chimiche. Ha inoltre indicato un’attività antivirale nel caso dei virus dell’epatite B. In un piccolo studio l’utilizzo di 6 grammi del fungo per tre mesi ha prima portato a una riduzione delle transaminasi e dopo altri tre mesi alla normalizzazione. E’ importante ricordare che contenendo la produzione dei trigliceridi si contrasta la steatosi epatica.
Uno studio cinese condotto su oltre duemila persone affette da bronchite cronica ha portato a un miglioramento del 60-90% in sole due settimane di trattamento.
Riguardo l’uso tradizionale sugli anziani, nell’antico testo cinese Shen Nong Ben Jing del 300 a.C. è scritto che il Ling Zhi è utile per prevenire la perdita della memoria, aumentare le facoltà cognitive e aumentare l’energia vitale.
il Rheishi migliora la memoria, la lucidità mentale, rinfresca corpo e spirito e rallenta l’invecchiamento. Alcuni studi hanno dimostrato che il suo effetto neuro protettivo non è solo preventivo.
Alcuni studi hanno dimostrato che il suo effetto neuro protettivo non è solo preventivo.

Ultime indicazioni:
Doveste decidere di acquistare integratori a base di funghi, accertatevi della loro provenienza, molti infatti non hanno le dovute garanzie di qualità; ricordatevi che i funghi più di altre specie assorbono dall'ambiente in cui vivono, è quindi fondamentale conoscerne la provenienza: se alla vostra domanda l’operatore a cui vi rivolgete non sapesse darvi una risposta precisa, significa che non ha probabilmente considerato quello che è un parametro importante..
anche la posologia è da tenere sotto controllo, un conto è un buon risotto e un conto è un uso diverso…



Bibliografia


  • I funghi medicinali, dalla tradizione alla scienza
    Stefania Cazzavillan Ed. Nuova Ipsa
  • I funghi medicinali. Per vivere a lungo e in perfetta salute.
    Valentina Bianchi Ed. l’Età dell’Acquario
  • IL fungo dell’immortalità
    I.Bianchi, A. Pio Taronna, F. Bianchi Ed. Mos Maiorum




giovedì 26 settembre 2013

 ARGENTO COLLOIDALE

l'argento veniva utilizzato già in tempi antichissimi per le sue proprietà.
attualmente in commercio sotto forma di ioni in acqua l' ARGENTO COLLOIDALE viene utilizzato come antibatterico, antimicotico ed antivirale.
Riduce le infiammazioni ed ha numerose applicazioni tra le quali: alitosi, bronchiti, asma, gastriti, infezioni, intossicazioni alimentari, reflusso acido, parassiti intestinali, herpes, congiuntiviti, otiti, emorroidi, verruche...
utile anche per difendere le piante da attacchi parassiti!
è privo di effetti collaterali, salvo che venga usato per tempi eccessivamente prolungati oppure in dosi eccessive.

 

lunedì 15 luglio 2013

 VERDI COMPAGNI DI VIAGGIO

È finalmente giunto il momento di partire per le vacanze?
Ecco qualche suggerimento e un elenco di prodotti naturali che potrebbero evitarvi fastidiosi inconvenienti.
Un interessante aiuto lo danno i carotenoidi che oltre a proteggere la pelle dal sole ne intensificano l’abbronzatura.  Attualmente esistono in commercio prodotti il cui betacarotene è estratto dalle alghe, per un’abbronzatura più dorata; in generale è infatti consigliabile assumere prodotti di origine vegetale, perché molto più assimilabili dall’organismo.
È comunque sempre importante utilizzare una crema con la protezione solare adeguata al tipo di pelle e al luogo in cui ci si reca.
Assumere prebiotici e probiotici prima e durante un viaggio in paesi tropicali o dove saremo costretti ad un’alimentazione molto differente dalla nostra, è un buon sistema per migliorare la nostra barriera intestinale. Sarebbe bene associare piante che stimolino le difese immunitarie come echinacea o uncaria. In commercio esistono prodotti già combinati.

 Se il viaggio che intraprenderete è intercontinentale, potete assumere melatonina per ristabilire l’orologio biologico. Da usare appena giunti a destinazione, continuando qualche giorno dopo l’arrivo e anche al ritorno a casa.
Se il luogo scelto per il viaggio è lontano, attenti alla circolazione delle gambe! A questo scopo sono efficaci piante come centella, castagno e ippocastano, meglio se abbinate ai policosanoli, un estratto della canna da zucchero, la cui attività fluidificante favorisce il circolo anche nei lunghi spostamenti, dove siamo obbligati all’immobilità. Attenzione però se state assumendo già farmaci fluidificanti.

Se il vostro problema è il mal di mare, auto o aereo, potete provare con un infuso di camomilla e melissa, da bere già il giorno prima della partenza, ma la pianta che più di tutte ci viene in soccorso è lo zenzero, che troviamo in molti formati… sta a noi scegliere quello che preferiamo! Se vi piacciono i sapori decisi, provatelo candito!
Le compresse sono ottime anche per aiutare la digestione, magari in abbinamento con altre piante dal potere digestivo come genziana, menta o cannella.
L’olio essenziale di lavanda può essere utilizzato sia per dare sollievo in caso di punture di insetti, ma anche come decongestionante per il canale uditivo o  da aggiungere al doposole. 
Potrebbe essere utile per qualcuno mettere in valigia un regolatore intestinale, per evitare fastidiosi episodi di stipsi; perfette le fibre idrosolubili o piante delicate come manna e tamarindo.
In ogni bagaglio dovrebbe esserci una boccetta di rescue remedy, la più famosa delle miscele del dott. Bach. Ci potrà essere di grandissimo aiuto in situazioni di emergenza: un incidente, una forte paura (per esempio prima di salire in aereo), una malattia in fase acuta… funziona anche sugli animali! Attenzione però: non va preso in modo continuativo.

Buone vacanze!

articolo scritto da Nadia in estate 2012 per Welness oggi:
http://www.wellnessoggi.com/2012/07/26/prodotti-naturali-erboristici-per-i-viaggi/

mercoledì 12 giugno 2013

NOROVIRUS?



lunedì 10 giugno ci siamo fermate in un bar, poco lontano dall'uscita A1 di Piacenza sud (di ritorno da un seminario) ed abbiamo ordinato una spremuta ed piatto di melone.
Il locale non brillava per la pulizia..giusto per dare un'idea:
- erano circa le quattro del pomeriggio eppure i pavimenti erano ancora ricoperti dalle briciole del pranzo
-  tazzine ancora su almeno 3 tavoli anche se siamo state le uniche clienti per almeno un'ora
- ad un certo punto una di noi ha avuto bisogno di andare in bagno, ma quando ci è entrata ha deciso di trattenere la pipì per un tempo imprecisato, si è lavata le mani ed è uscita senza toccare le porte..

Ebbene ieri mattina all'alba sono cominiciati per entrambe i primi sintomi:
diarrea, nausea e poi nel corso della giornata mal di testa, crampi nella zona intestinale e gastrica e per una di noi anche qualche linea di febbre in serata.

E' piuttosto irritante stare male nel 2013 in Italia per scarsa igiene! Nessun ristoratore ignora le più elementari regole per evitare infezioni ai propri clienti ed i protocolli da rispettare sono piuttosto stringenti.
Esporre al rischio di contagio non è frutto di ignoranza, è deliberata disattenzione.

Quel che probabilmente ci ha contagiato è il NOROVIRUS.


Il contagio avviene per via oro-fecale (per esempio se il ristoratore non si è lavato le mani prima di maneggiare i cibi) oppure a causa di lavaggio degli alimenti con acqua infetta o ancora per caduta accidentale di saliva di persona infettata su superfici o alimenti.
Purtroppo è un virus estremamente virulento, sono infatti sufficienti 10 particelle virali per provocare una gastroenterite.
Il virus trova come sede di replicazione il primo tratto di intestino (tenue)


 l'incubazione è di 12/72 ore ed i fastidiosi sintomi possono durare fino a 3 giorni. Per fortuna il tutto si risolve senza troppi problemi negli individui sani. Il /la Contagiato/a resterà immune poi per sole 8 settimane, dopodiché potrà infettarsi nuovamente per un numero illimitato di volte..dunque attenzione a dove e cosa si mangia!



Bisogna prestare particolari attenzioni a bambini ed anziani (e soggetti debilitati) in particolare mantendo l'idratazione; attenzione alla perdita di potassio negli anziani!
Il soggetto infetto deve evitare il contatto con persone sane e se addetto alla preparazione di cibi in casa (se con il cibo ci lavora, dovrà evitare di lavorare!) meglio che questi vengano cotti; con la cottura oltre i 60°C il virus viene infatti ucciso. 
Attenzione: si rimane infetti alcuni giorni dopo la scomparsa dei sintomi dunque attenzione alla condivisione di sanitari e stoviglie..pulire bene sempre!

Possono essere di grande aiuto la polvere di baobab, tra l'altro molto ricca di vitamina C oltre ad essere indicata come anti-diarroico ed anti-febbrile
 

e l'argilla ventilata (argital) o in capsule con propoli (Holistica)



In presenza di nausea non sforzarsi di mangiare, ma continuare ad assumere liquidi, a piccoli sorsi..se si possiede una centrifuga, assumere (se gradito) succo di mele e limone. 
Appena l'appetito torna, usate abbondante aglio crudo, ottimo antibiotico naturale.
Sarà poi opportuno nei giorni successivi, sostenere la flora batterica intestinale con l'assunzione di probiotici in grande quantità (lo yogurt non è sufficiente) e naturalmente alimentarsi in modo leggero evitando qualunque cibo industriale, abbonando con frutta (soprattutto mele) e verdura (meglio cotta o centrifugata e non troppo fibrosa in questo caso) assumendo come amidi riso, patate eventualmente pasta in bianco e pane preparato con lievito madre e tostato, meglio evitare i legumi per i primi giorni a causa del gonfiore che possono provocare.

Spazio all'intuito per le prossime volte..quando entriamo in un luogo e qualcosa non torna, salutiamo ed alziamo i tacchi!!






lunedì 3 giugno 2013

BISCOTTI ALLA CAMOMILLA E GRANO SARACENO
senza latticini e glutine


Ieri mi sono ritrovata con della farina di grano saraceno vicina alla scadenza e con la voglia di mangiare a colazione qualcosa di diverso dalle consuete gallette di riso e mais che mi sto concedendo in questo periodo di metodo 3EMME.

Questa ricetta è adatta a chi non può (o non vuole) consumare latte e derivati o farine contenenti glutine ed a chi semplicemente piace sperimentare ingredienti nuovi.
Detto tra noi, i biscotti con il burro mi piacciono di più! Ma se state seguendo una dieta ipocalorica, questi biscotti possono costituire un'alternativa per la vostra colazione e non sono affatto male, devo dire che questa mattina li ho apprezzati.

ecco cosa ho utilizzato:

200gr di farina di grano saraceno
50 gr di farina di mandorle
80 gr di farina di quinoa
2 uova
3 cucchiai colmi di miele
2 cucchiai rasi di zucchero integrale di canna (provate il Dulcita-altromercato)
2 cucchiai di olio di girasole
1 manciata di fiori di camomilla (taglio tisana) sbriciolati
2 cucchiai di nocciole tritate (facoltative)
1 pizzico di sale





Ho impastato tutto insieme, ottenendo una pasta molto compatta..ebbene si, ho un'impastatrice, il che ha reso tutto molto rapido!
A questo punto ho steso l'impasto con un mattarello mantenendo uno spessore uniforme di poco meno di mezzo centimetro.





ho ricavato i biscotti con una formina e li ho messi nel forno preriscaldato ad una temperatura di circa 160-170 °C per circa 10 minuti.



eccoli pronti! si fanno raffreddare e come tutti i biscotti vanno conservati in una scatola con chiusura ermetica


il prossimo passo sarà provare a farli senza uova....

L'ultimo libro di Hernàn Huarace Mamani.
partendo dalla sua esperienza personale il professore e curandero, parla di conoscenza di sè e di spiritualità (oltre che di rispetto della natura, come in tutti i suoi libri) ed aggiunge un tassello alla presentazione della sua cultura originaria.




 tratto dal libro:
"Esiste un momento di lucidità nella vita di un "uomo di mondo" che è sempre preso da tante cose materiali, forse sono solo pochi istanti, in cui decide di interrogarsi sul senso profondo dell'esistenza, o prova piuttosto a darsi una risposta sul cammino della vita che ha intrapreso, e lo fa attraverso il ricordo e l'osservazione del passato.
(...)Da quel momento fui preso da un desiderio travolgente di condividere anche con gli altri l'esperienza che avevo vissuto nella solitudine e nel silenzio. Questo libro è un estratto degli appunti che annotavo nei miei quaderni mentre rimasi in questi luoghi, oltre ad alcune osservazioni su quanto sia semplice la vita a contatto con la natura e quanto sia invece complicata la vita in città."

Per sapere qualcosa di più sulla sua storia, bisogna leggere "negli occhi dello sciamano", il suo primo libro, qui disponibile in versione ebook:
http://www.libreriauniversitaria.it/ebook/9788858503867/autore-mamani-hernan-huarache/negli-occhi-dello-sciamano-ebook.htm

il 25 luglio ci sarà un viaggio in Perù
SEMINARIO "RUNA PURIY" - Esperienza Andina
per sapere di cosa si tratta:
segreteria.pravida@gmail.com



lunedì 27 maggio 2013

noi entriamo nella terza settimana di metodo 3EMME!
ormai mangiare bene è un desiderio, non più un sacrificio! ci si sente bene e questo invoglia a proseguire con una alimentazione sana. L'intestino si regolarizza, ci si sente più energici e leggeri ed ormai i possibili effetti sgradevoli della disintossicazione (mal di testa, nervosismo..) sono passati e ci si chiede come fosse possibile mangiare tutta quella roba prima!

E tu, cosa aspetti a sentirti meglio??




fonte della foto: national geographic 
autore:  Jeremy Milne

domenica 12 maggio 2013

DA DOMANI SI COMINCIA

DA DOMANI SI COMINCIA!!
Lo conoscete il metodo 3EMME?
www.metodo3emme.it

Si tratta di un sistema alimentare che consente di depurare profondamente l'organismo e di abbassarne l'acidità. Gli individui che lamentano alcuni o molti chili di troppo, ne trarranno particolare giovamento. Chi ha la cellulite DEVE scegliere questa "dieta" che ha un incredibile effetto sulla ritenzione dei liquidi, già dai primi giorni. Grande elasticità donata ai tessuti, ma non dimenticate comunque di munirvi di creme od oli per evitare la comparsa di smagliature durante il dimagrimento che avviene in modo repentino..
C'è una cosa importante da sapere prima di cominciare...bisogna essere davvero convinti/e!!
è un percorso duro, soprattutto per i golosi..bisogna voler sinceramente intraprendere questo cammino perché va seguito con cura. Se si è pronti, superati i primi 2 o 3 giorni, sarà un percorso in discesa che ci donerà un'energia immediata! niente più sonnolenza post prandiale e niente cali glicemici..energia costante per tutto il giorno!!
E con gli integratori previsti non si rischierà di incorrere in carenza di nutrienti (o di eccedere con metaboliti tossici, come avviene con le diete iper-proteiche.
http://www.metodo3emme.it/percorso-alimentare-metodo-3emme.aspx?IDPOS=130

presso i nostri punti vendita è possibile ricevere una consulenza adeguata, meglio su appuntamento: info@arterbe.it

Noi che con il metodo 3EMME ci lavoriamo dagli esordi, lo abbiamo anche provato, perché non si predica bene per razzolare male...ed ora abbiamo deciso di ripercorrelo dall'inizio, con rigore!
Partiamo in 4!! da Domani..chi vuole unirsi a noi? Coraggio! La primavera è il momento ideale per depurarci. Vi aspettiamo!

ecco il blog del metodo:
blog.metodo3emme.it/?p=95
foto postata da Marina Ibba su facebook.