mercoledì 12 giugno 2013

NOROVIRUS?



lunedì 10 giugno ci siamo fermate in un bar, poco lontano dall'uscita A1 di Piacenza sud (di ritorno da un seminario) ed abbiamo ordinato una spremuta ed piatto di melone.
Il locale non brillava per la pulizia..giusto per dare un'idea:
- erano circa le quattro del pomeriggio eppure i pavimenti erano ancora ricoperti dalle briciole del pranzo
-  tazzine ancora su almeno 3 tavoli anche se siamo state le uniche clienti per almeno un'ora
- ad un certo punto una di noi ha avuto bisogno di andare in bagno, ma quando ci è entrata ha deciso di trattenere la pipì per un tempo imprecisato, si è lavata le mani ed è uscita senza toccare le porte..

Ebbene ieri mattina all'alba sono cominiciati per entrambe i primi sintomi:
diarrea, nausea e poi nel corso della giornata mal di testa, crampi nella zona intestinale e gastrica e per una di noi anche qualche linea di febbre in serata.

E' piuttosto irritante stare male nel 2013 in Italia per scarsa igiene! Nessun ristoratore ignora le più elementari regole per evitare infezioni ai propri clienti ed i protocolli da rispettare sono piuttosto stringenti.
Esporre al rischio di contagio non è frutto di ignoranza, è deliberata disattenzione.

Quel che probabilmente ci ha contagiato è il NOROVIRUS.


Il contagio avviene per via oro-fecale (per esempio se il ristoratore non si è lavato le mani prima di maneggiare i cibi) oppure a causa di lavaggio degli alimenti con acqua infetta o ancora per caduta accidentale di saliva di persona infettata su superfici o alimenti.
Purtroppo è un virus estremamente virulento, sono infatti sufficienti 10 particelle virali per provocare una gastroenterite.
Il virus trova come sede di replicazione il primo tratto di intestino (tenue)


 l'incubazione è di 12/72 ore ed i fastidiosi sintomi possono durare fino a 3 giorni. Per fortuna il tutto si risolve senza troppi problemi negli individui sani. Il /la Contagiato/a resterà immune poi per sole 8 settimane, dopodiché potrà infettarsi nuovamente per un numero illimitato di volte..dunque attenzione a dove e cosa si mangia!



Bisogna prestare particolari attenzioni a bambini ed anziani (e soggetti debilitati) in particolare mantendo l'idratazione; attenzione alla perdita di potassio negli anziani!
Il soggetto infetto deve evitare il contatto con persone sane e se addetto alla preparazione di cibi in casa (se con il cibo ci lavora, dovrà evitare di lavorare!) meglio che questi vengano cotti; con la cottura oltre i 60°C il virus viene infatti ucciso. 
Attenzione: si rimane infetti alcuni giorni dopo la scomparsa dei sintomi dunque attenzione alla condivisione di sanitari e stoviglie..pulire bene sempre!

Possono essere di grande aiuto la polvere di baobab, tra l'altro molto ricca di vitamina C oltre ad essere indicata come anti-diarroico ed anti-febbrile
 

e l'argilla ventilata (argital) o in capsule con propoli (Holistica)



In presenza di nausea non sforzarsi di mangiare, ma continuare ad assumere liquidi, a piccoli sorsi..se si possiede una centrifuga, assumere (se gradito) succo di mele e limone. 
Appena l'appetito torna, usate abbondante aglio crudo, ottimo antibiotico naturale.
Sarà poi opportuno nei giorni successivi, sostenere la flora batterica intestinale con l'assunzione di probiotici in grande quantità (lo yogurt non è sufficiente) e naturalmente alimentarsi in modo leggero evitando qualunque cibo industriale, abbonando con frutta (soprattutto mele) e verdura (meglio cotta o centrifugata e non troppo fibrosa in questo caso) assumendo come amidi riso, patate eventualmente pasta in bianco e pane preparato con lievito madre e tostato, meglio evitare i legumi per i primi giorni a causa del gonfiore che possono provocare.

Spazio all'intuito per le prossime volte..quando entriamo in un luogo e qualcosa non torna, salutiamo ed alziamo i tacchi!!






lunedì 3 giugno 2013

BISCOTTI ALLA CAMOMILLA E GRANO SARACENO
senza latticini e glutine


Ieri mi sono ritrovata con della farina di grano saraceno vicina alla scadenza e con la voglia di mangiare a colazione qualcosa di diverso dalle consuete gallette di riso e mais che mi sto concedendo in questo periodo di metodo 3EMME.

Questa ricetta è adatta a chi non può (o non vuole) consumare latte e derivati o farine contenenti glutine ed a chi semplicemente piace sperimentare ingredienti nuovi.
Detto tra noi, i biscotti con il burro mi piacciono di più! Ma se state seguendo una dieta ipocalorica, questi biscotti possono costituire un'alternativa per la vostra colazione e non sono affatto male, devo dire che questa mattina li ho apprezzati.

ecco cosa ho utilizzato:

200gr di farina di grano saraceno
50 gr di farina di mandorle
80 gr di farina di quinoa
2 uova
3 cucchiai colmi di miele
2 cucchiai rasi di zucchero integrale di canna (provate il Dulcita-altromercato)
2 cucchiai di olio di girasole
1 manciata di fiori di camomilla (taglio tisana) sbriciolati
2 cucchiai di nocciole tritate (facoltative)
1 pizzico di sale





Ho impastato tutto insieme, ottenendo una pasta molto compatta..ebbene si, ho un'impastatrice, il che ha reso tutto molto rapido!
A questo punto ho steso l'impasto con un mattarello mantenendo uno spessore uniforme di poco meno di mezzo centimetro.





ho ricavato i biscotti con una formina e li ho messi nel forno preriscaldato ad una temperatura di circa 160-170 °C per circa 10 minuti.



eccoli pronti! si fanno raffreddare e come tutti i biscotti vanno conservati in una scatola con chiusura ermetica


il prossimo passo sarà provare a farli senza uova....

L'ultimo libro di Hernàn Huarace Mamani.
partendo dalla sua esperienza personale il professore e curandero, parla di conoscenza di sè e di spiritualità (oltre che di rispetto della natura, come in tutti i suoi libri) ed aggiunge un tassello alla presentazione della sua cultura originaria.




 tratto dal libro:
"Esiste un momento di lucidità nella vita di un "uomo di mondo" che è sempre preso da tante cose materiali, forse sono solo pochi istanti, in cui decide di interrogarsi sul senso profondo dell'esistenza, o prova piuttosto a darsi una risposta sul cammino della vita che ha intrapreso, e lo fa attraverso il ricordo e l'osservazione del passato.
(...)Da quel momento fui preso da un desiderio travolgente di condividere anche con gli altri l'esperienza che avevo vissuto nella solitudine e nel silenzio. Questo libro è un estratto degli appunti che annotavo nei miei quaderni mentre rimasi in questi luoghi, oltre ad alcune osservazioni su quanto sia semplice la vita a contatto con la natura e quanto sia invece complicata la vita in città."

Per sapere qualcosa di più sulla sua storia, bisogna leggere "negli occhi dello sciamano", il suo primo libro, qui disponibile in versione ebook:
http://www.libreriauniversitaria.it/ebook/9788858503867/autore-mamani-hernan-huarache/negli-occhi-dello-sciamano-ebook.htm

il 25 luglio ci sarà un viaggio in Perù
SEMINARIO "RUNA PURIY" - Esperienza Andina
per sapere di cosa si tratta:
segreteria.pravida@gmail.com